venerdì 13 aprile 2012

Biancaneve

Ed eccoci alla solita recensione  cinematografica di Paola:



La mia recensione       BIANCANEVE

Avrei potuto io cresciuta a favole e carezze rinunciare  a vedere BIANCANEVE ( titolo originale Mirror Morror)????e quando mai!!!!…e infatti eccoci a parlare di questa nuova edizione della mia amata fiaba…
Dico subito che non mi hanno mai attratto le Cappuccetto rosso trasformate in vampiri o le Cenerentole sexy, ma  questo film interpretato da una splendida Julia Roberts ( bellissima Regina, perfida e ironica), da una dolce Lily Collins  (come ci ricorda la giovane Audrey Hepburn!!!), da un plastico e piacevole  Armie Hammer ( un Principe Andrew che  rimane sempre in mutande, molto castigate peraltro)  merita di essere visto.
Certo il regista indiano Tarsem Singh ha trasformato il capolavoro dei fratelli Grimm… Biancaneve alla fine è molto simile alla guerriera principessa Mulan che combatte per la sua gente anche un inaspettato  duello con le spade a base di sculacciate con  il principe..


La  matrigna è,  a sua volta, la donna alla ricerca di una giovinezza perenne  (meravigliosa la sua seduta di bellezza) e di un marito ricco  e possibilmente giovane da conquistare con ogni mezzo.
Il principe attraente  è l’ uomo che, per un attimo,  appare incerto tra l’amore puro e innocente e l’esperienza e la sensualità.
Ma poi il regista  cambia il finale : Biancaneve non mangia la mela avvelenata ed è proprio lei a liberare il suo amato dall’incantesimo della strega cattiva dandogli  il primo bacio d’amore.
Il cuore della storia  è sempre la lotta tra il bene e il male, ma con risvolti inattesi.
Così i sette nani, ribattezzati come Mangione, Lupo, Grimm, Napoleone ecc.. non sono più  minatori che tornano la sera a casa affamati, ma briganti,  forniti di trampoli a scatto ,che assalgono i ricchi cattivi e combattono la sopraffazione con le armi dell’astuzia e dell’intelligenza.

E’ evidente l’inserimento del problema della diversità e la sua valorizzazione., come è evidente una  certa atmosfera indiana, sia nella delicatezza di alcuni passaggi sentimentali  sia nella sontuosità dei costumi creati  da Eiko Ishiota, incredibilmente belli e ricercati che la Roberts indossa con  incantevole disinvoltura,  sia negli ambienti e soprattutto nel balletto conclusivo , che appare in coda al film.


Si intravede un po’ di Bollywood?
Che debbo dire???? Certo non è la Biancaneve solita, ma può piacere e  anche parecchio.                                                  

Paola

2 commenti:

  1. e poi come si suol dire "Una favola al giorno toglie il medico di torno".... grazie Paola le tue recensioni sono bon bon.

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  2. infatti, cara Mianna, per me andare al cinema è come un prolungare l'infanzia, quando ogni sera prima di addormentarmi mia mamma mi raccontava o leggeva una fiaba. Molto presto, essendo la maggiore di quattro figli, decisi che era meglio leggermele da sola, piuttosto che aspettare il mio turno.Ma quella dolce voce è rimasta nel mio cuore, come il suo modo di girare le pagine, con delicatezza e lentamente. Io non l'ho mai saputo fare.Avevo sempre fretta di conoscere il gran finale....

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