domenica 1 aprile 2012

Dallo scaffale dei libri

Ieri sera con inconsapevole tempismo ho scelto di vedere in TV sul canale Sky Passion un vecchio film inglese del 1992, intitolato "Un incantevole aprile".
Raccontarne la trama non è facile, infatti è uno di quei film in cui , in quanto ad azione, succede poco o niente, dove la location è quasi sempre la stessa , i personaggi si dividono equamente gli spazi e i dialoghi sono un po' stucchevoli. Insomma un film che in molti, me compresa, potrebbero ritenere "palloso".
In pratica è la storia di quattro signore inglesi degli anni '20, di diversa età ed estrazione sociale, che decidono di affittare un castello in Italia sulla Riviera ligure dove trascorrere una vacanza indimenticabile suddividendone le spese. Da questa vacanza ritorneranno in patria liberate dal loro ossessivo conformismo.
Che c'azzecca tutto ciò con il titolo del post? Parlavo prima di inconsapevole tempismo, non solo perchè al momento della scelta non mi ero resa conto che oggi è il primo giorno di aprile, ma soprattutto perchè proprio in questi giorni volevo scrivere qualcosa a proposito delle letture della preadolescenza, quella dei miei tempi s'intende , ed in particolare di questo libro.
Si intitola Il Giardino Incantato (titolo originale The secret garden), uno dei più famosi di Francis Hodgson Burnett, autrice anche de Il piccolo Lord e de La Piccola Principessa.
Scritto nel 1909 racconta la storia della piccola Mary Lennox e del giardino segreto che riuscirà a far rivivere con il suo amore.
Non so se è grazie a questo libro che ho sviluppato la passione per il giardinaggio e per i misteri. Di certo so di aver costruito su questo libro un grande sogno, il sogno di un luogo perfetto circondato da alte mura che lo proteggono da sguardi indiscreti; un luogo pieno di fiori e di profumi, dove la natura occupa gli spazi con misura e discrezione, un luogo dove fermarsi a riposare e ad ascoltare.
A volte ho provato la tentazione di costruire il mio giardino a misura del sogno, ma fortunatamente ci ho rinunciato perchè non c'è cosa peggiore della brutta copia di un sogno.
Così come nel libro, ho ritrovato nel film "Un incantevole aprile" un luogo molto speciale, non più circondato da mura ma , al contrario, spalancato sul mare, un luogo dove sembrano nascere spontaneamente buoni sentimenti come speranza e amicizia, dove i muri portano con eleganza i segni del tempo e la natura si manifesta in tutto il suo irripetibile splendore.
Insomma , adesso ho un sogno in più per immaginare il Paradiso.... 

1 commento:

  1. Io lo conoscevo come "il giardino segreto" e anche io ricordavo le alte mura.....come sarebbe bello poter chiudere fuori tutto quello che non si vorrebbe vedere.....

    RispondiElimina