lunedì 30 luglio 2012

Cicely Barker



Angelo ha già parlato di lei, nel suo blog, in aprile; non voglio fare un doppione, ma non vorrei che questa illustratrice mancasse nelle mie pagine. I suoi disegni sono talmente tanti, che cercherò di proporre qualcosa di un po' diverso.




Cicely nacque a Croydon, Inghilterra, il 28 giugno 1895. Ebbe una salute fragile, da bimba soffrì di epilessia, e non fu in grado di seguire le scuole pubbliche, per cui ricevette un'istruzione casalinga e passò molto tempo in solitudine, disegnando, ma la sua infanzia, a parte la malattia, fu sicura e felice. 


Il padre, artista egli stesso, incoraggiò il talento della ragazza, la iscrisse a corsi per corrispondenza e la presentò alla Croydon Art Society, di cui fu il membro più giovane.
Il suo lavoro fu influenzato dalla corrente dei preraffaelliti; ella credeva nella" verità della natura" e, nel dipingere i suoi fiori, prendeva spunto dalla realtà, chiedendo spesso agli addetti  dei Kew gardens informazioni per identificare le varie piante.






Anche le sue fate dei fiori erano copiate dal vero, in quanto spesso vestiva da fiore i bambini che frequentavano l'asilo diretto dalla sorella e li prendeva come modelli.
Quando il disegno era pronto, scriveva spesso delle rime per accompagnarlo.







L' interesse popolare verso le fate e l'entusiasmo vittoriano verso le loro storie, che ebbe la sua massima espressione nel racconto di Peter Pan di J.Barrie, ebbe una grande influenza suo disegni di Cicely.








Sembra che perfino la regina incoraggiasse questa moda, mandando ad amici e parenti cartoline che rappresentavano fate e fatine: il mondo era pronto ad accogliere e a dare successo ai libri illustrati dalla Barker, oltre che le sue cartoline coi bimbi-fiore.









I fiori di Cicely sono sempre botanicamente accurati. L'unica libertà che si prendeva era riguardo le dimensioni dei fiori.
Le sue fate non sono eteree e soprannaturali, ma sono bimbi in carne ed ossa le cui caratteristiche le ricordavano quelle del fiore prescelto. Essa stessa crava i costumi che faceva indossare ai bambini, basandosi sulle caratteristiche dei vari fiori. In questo lavoro si riferiva spesso al libro " English costume" di D.C. Calthrop, regalatole dalla nonna Eleanor.



La sua famiglia e lei stessa erano profondamente credenti e parte del suo lavoro è rappresentato da cartoline con angeli, dall'illustarzione di storie  della Bibbia e da altre illustrazioni religiose. Lavori meno famosi, ma non per questo meno belli.









Morì il 16 febbraio 1973 all'ospedale di Worthing.









2 commenti:

  1. amo moltissimo questa illustratrice che trovo delicata e gentile. Quando guardo i suoi disegni mi sento più serena

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