lunedì 22 luglio 2013

Il viburno








Appartiene alla famiglia delle caprifogliacee, è originario dell'America del nord e ce ne sono parecchie specie. E' una pianta che cresce spontanea e non ha bisogno di molte cure. Viene utilizzata in erboristeria; le sue bacche sono amate dagli uccelli, ma sono velenose per l'uomo.




  • La famosa canzone russa "Kalinka" , forse la più famosa canzone russa di tutti i tempi,  è dedicata al fiore del viburno:
O viburno rosso di casa mia,
dove in giardino fioriscono i lamponi.
Bacche di bosco,
lasciatemi dormire,
sotto il pino verde odoroso.
E voi fate piano
non turbate i miei sogni leggeri.

Ma tu dolce fanciulla,
quando accetterai l’amore mio?
Dimmi che mi ami….....






(mi piacerebbe sapere il significato dei capelli e delle scarpe appuntite...divertenti, vero?)

Ecco i fiori del viburno rosso:








 Da http://ww2.raccontidifata.com/2011/04/ottobre-il-viburno.html la leggenda del viburno:


Una fiaba boèma racconta di un giovane di nome Lucindo che si mise in testa di diventare re e per questo lasciò la famiglia per seguire un mercante ebreo. In un paese deserto nel quale capitò per caso con il compagno, Lucindo fu messo alla prova dagli spiriti dei defunti. Lui fu generoso e caritatevole e diede sepoltura ai corpi delle anime tormentate.
Allora, sulla tomba ancora fresca, crebbe un cespuglio dai fiori bianchi e un pettirosso fatato disse a Lucindo che quei fiori di Viburno l'avrebbero reso invincibile. Il giovane ne colse qualcuno e proseguì il cammino, finche non giunse in un regno che aveva perduto da poco il re ed era governato da dodici savi. Su quel Paese gravava però la minaccia di un terribile drago con dieci teste, al quale ogni anno andavano sacrificati dieci giovinetti. Lucindo si offrì di andare ad affrontare il drago e, fiducioso nella sua invulnerabilità, per dieci volte decapitò la mostruosa creatura con il solo aiuto di un semplice bastone. Il popolo lo acclamò con tutti gli onori e lo fece re. L'amico ebreo rimase al fianco di Lucindo come consigliere. E ogni decisione importante venne sempre presa dai due passeggiando in giardino: una rigogliosa macchia di viburni che in primavera fioriva di nuvole bianche e in autunno si copriva di bacche vermiglie. 






PS. Il mio amico Maxi, che considero la mia enciclopedia personale, sostiene che parrucche e scarpe alla Elvis( io direi alla Beatles) sono messe per far intendere che questa canzone fa parte del repertorio popolare, benché sia nata come musica operistica.

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