domenica 28 luglio 2013

Tante crocette nel cuore 4

Certo che no!
L'arrivo del terzo millennio ,con l'ingresso di internet nella vita quotidiana di miliardi di persone , erigeva, prima che ce ne rendessimo davvero conto, una sorta di muro virtuale tra il "prima" e il "poi".
Così anche la storia del nostro punto croce finiva necessariamente col prendere strade diverse.
Innanzi tutto chiunque avesse un interesse per una materia, per un hobby, per un'attività, poteva esplorare mille sentieri e trovare mille risposte. Ciò significava indipendenza e autonomia nelle scelte, in altri termini, se mi avete seguito nelle puntate precedenti, era finita l'era delle fotocopie in serie!! La domanda e l'offerta nella rete andavano costruendo giorno dopo giorno un grande emporio virtuale che tutt'ora funziona a meraviglia. Ti imbatti in un sampler, uno schema, un blog o un sito che ti piace ? Acquisti on line, oppure salvi in una cartella, aggiungi ai preferiti.... e il gioco è fatto.
E' mia opinione che dopo questa svolta epocale gli appassionati del punto croce siano diminuiti drasticamente, lasciando spazio agli innamorati veri, cioè a quelli che hanno imparato a conoscerlo prima che fosse una moda.
Da un punto di vista  puramente tecnico e per quanto mi è stato possibile osservare , con il nuovo millennio si sono verificati diversi cambiamenti nel pianeta punto croce.
Innanzi tutto sono stati fortemente rivalutati sia la tradizione del ricamo francese, sia l'utilizzo di tessuti alternativi alla tela aida, cosi come l'impiego del monocolore nei filati e la riscoperta dei sampler antichi.




I sampler antichi, alcuni di grande valore economico, hanno un fascino particolare. Se ne possono trovare alcuni, a prezzi accessibili, presso gli antiquari e nei mercatini. Dindì ne possiede una bella collezione che ha pubblicato sul blog qualche tempo fa. Certo per una ricamatrice non danno la soddisfazione che procura un proprio lavoro, ma io penso che siano degli ottimi "Figli adottivi"! e poi si può sempre provare a riprodurli.
L'uso del tessuto di lino, per quanto più difficoltoso rispetto alla consueta tela aida, ha il vantaggio di valorizzare maggiormente il ricamo.



Blanc e Rouge hanno proprio un bell'effetto abbinati al lino!!
Non credo di saper raccontare brevemente tutte le sfumature del punto croce francese, ma giusto per dare un'idea, guardate la sobrietà di questi ricami natalizi rispetto a quelli americani che vi ho presentato nei giorni scorsi.


Mi rendo conto che la storia del mio punto croce sta andando per le lunghe. Pensavo di concluderla oggi, ma ci sono ancora tante cose da raccontare, almeno così mi pare....

Mi sa che ci vuole un'altra puntata.

1 commento:

  1. va riconosciuto: le francesi sono le migliori! Non c'è storia.....ma mi pare che anche le italiane stiano crescendo bene.

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