venerdì 31 gennaio 2014

Corone, tiare, diademi

Qualche giorno fa ho comprato per Beatrice un giornaletto che conteneva, come gadget, un diadema e uno scettro da principessa. ???? Mi risulta che lo scettro sia per le regine, ma...tant'è! La Bea si è subito ficcata in testa la sua "corona" e non ha più mollato il bastoncino, che è diventato  immediatamente una bacchetta magica. Di volta in volta mi ha trasformato un una rana, in un cavallo, in una tazzina da caffè e non so più in che cosa d'altro: abbiamo giocato per un bel pezzo. Poi, mentre lei si godeva un cartone, io mi sono messa a curiosare in internet nel campo corone e diademi. Le corone sono oggetti a volte molto elaborati e pesanti, ma i diademi sono oggetti stupendi, di alta gioielleria. Ho raccolto a caso un po' di immagini di tiare e di regine e ho letto diverse storie interessanti sulla vita di qualcuno di questi gioielli, che hanno attraversato gli anni rimanendo legati alle sorti di questa o quella regina o principessa. 
Questa, una delle più belle:





gioielli da sogno:







































































Ma la cosa più curiosa che ho scoperto è che questi gioielli sono trasformabili. Sono cioè composti da più parti che possono essere unite o staccate, possono essere a uno o due piani e le pietre possono essere cambiate. Guardate, per esempio, questo diadema di Fabiola dl Belgio, quante facce possiede: diventa perfino collana!



















Fuori stagione

In questi giorni, nonostante l'inverno sia in pieno svolgimento, ricevo molti messaggi dai vari siti dei vivai che consulto spesso, per lo più per lustrarmi gli occhi.
Ci sono cataloghi,corsi per la potatura delle rose, offerte speciali, sconti a volontà..... insomma 'nabbellezza come direbbe la mia amica Angela di Napoli.
Tra gli altri ho gradito particolarmente il messaggio ricevuto da uno dei più grandi vivai d'Italia specializzato in peonie, un catalogo che riporta in copertina, accanto alla foto di uno stupendo esemplare dai petali variegati , una breve leggenda esotica, poco più che un aneddoto, relativa a questo fiore.

Si racconta che un giorno l'imperatore  Wen Zong, mentre osservava i fiori di peonia, chiese a uno dei suoi ministri quale fosse, nella città proibita, il poema che meglio ne cantasse le lodi.
Il ministro rispose con i versi di Li Zhengfeng: "Al mattino sembra una bellezza ubriaca e alla sera si avvolge in vesti di una fragranza celestiale."
L'imperatore vi riconobbe il ritratto della sua concubina preferita Yang Yuhuan. Da allora considerò la peonia una "bellezza celeste" e la elesse "Regina dei fiori".









 

 
Il fascino di questi fiori è innegabile così come la generosità della fioritura che tuttavia ha breve durata. 
Per questo ad ogni primavera nel mio giardino cerco di catturare la loro bellezza con la macchina fotografica, così da poterne godere in ogni stagione.
 





















giovedì 30 gennaio 2014

Malcom Liepke

Nato nel 1953 a Minneapolis, Minnesota, ha poi studiato all'Art Center College of Design di Pasadena, in California. Prima di terminare gli studi, si è trasferito a New York, dove si è messo a frequentare musei per studiare, da autodidatta, artisti come Sargent, Degas, Toulouse -Lautrec e Velasquez. Il suo stile ha ispirato a turno altri artisti.
I suoi lavori sono comparsi sulle copertine di Time, Newsweek e Forbes and Fortune e si trovano in importanti mostre e collezioni americane.
La sua enfasi è messa sulle figure perchè, benchè egli apprezzi molto anche i paesaggi, nulla gli dà le stesse emozioni che prova nel dipingere le persone. Se guardate un Rembrandt- egli dice- mentre gli abiti certamente cambiano, le persone rimangono le stesse. Non cambiano in centinaia di anni. Il contatto emotivo con i visi della gente è ciò che ispira la mia arte. Desidero che i miei lavori siano un canale per esprimere l'umana condizione emotiva.













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