sabato 24 maggio 2014

La rosa blanca

Capita qualche volta di mattina di svegliarsi con una canzone in testa, non si sa come né perchè. Eppure c'è.

A me è successo proprio oggi. La canzone è arrivata da un tempo lontano, eppure ho subito riconosciuto la melodia e anche le parole e - udite udite - le ho ricordate sia in italiano che in spagnolo.

Era Sergio Endrigo a cantarla in entrambe le versioni, nei primi anni '60. Non avevo ancora vent'anni... praticamente una vita fa.
 Si intitola La rosa bianca o, se preferite, La rosa blanca, che può sembrare la stessa cosa , ma non lo è, per via di quella s sorda così diversa da quella sonora.






Coltivo una rosa bianca
in luglio come in gennaio,
per l'amico sincero
che mi dà la sua mano franca.
Per chi mi vuol male e mi stanca
questo cuore con cui vivo
cardi nè ortiche coltivo:
coltivo una rosa bianca.



                                                                          Cultivo una rosa blanca
                                              en julio como en enero, 
                                              para el amigo sincero
                                             que me da su mano franca.
                                             Y para el cruel que me arranca
                                             el corazòn con que vivo,
                                             cardo ni oruga cultivo:
                                             cultivo una rosa blanca.


Un gran bella poesia di amicizia e di pace scritta dal grande poeta cubano José Marti (1853-1895), indipendentista, considerato l'apostolo della Rivoluzione dei Barbudos, grande combattente per la libertà dei popoli latinoamericani e il poeta più amato dai cubani.








Cercando notizie di questo poeta, ho scoperto che dalla sua raccolta Versos sencillos (Versi semplici) sono tratte alcune strofe di Guantanamera, l'icona della canzone cubana nel mondo, serenata dell'ottocento dedicata ad una contadina di Guantanamo.

Di questa, non potete non conoscere  la musica.

Guantanamera non ha un testo definito... ogni gruppo che la canta richiama passi di poesie diverse e in alcuni casi inserisce  anche testi personali che non hanno a che vedere con Josè Marti, ma di lui sicuramente abbiamo tutti ascoltato queste strofe:

Yo soy un hombre sincero
De donde crece la palma
Y antes de morirme quiero
Echar mis versos del alma. 

                                                 Mi verso es de un verde claro
                                                 Y de carmìn encendido
                                                 Mi verso es un ciervo herido
                                                 Que busca en el monte amparo.

So con quale canzone mi sono svegliata, ma adesso so anche con quale mi addormenterò stasera...



1 commento:

  1. Chi non conosce Guantanamela ah ah già in testa da quando ho letto il post !
    Io ho amato moto Endrigo ricordo anche La Rosa bianca ...ah ah meno male che gli anni sono passati , ma la memoria è sempre di ferro altrimenti non potrei scrivere i racconti del mio blog ah ah !
    un abbraccio Pat

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