mercoledì 1 marzo 2017

British pubs

Un pub, cioè una public house, è un luogo dove si vendono alcolici, specialmente birra, e dove è facile rilassarsi e socializzare. I pub sono tipici della cultura inglese, irlandese, australiana e della Nuova Zelanda. In molti posti, specialmente nei villaggi, sono il punto focale della comunità. 
Generalmente ogni pub ha la sua clientela abituale, che sceglie proprio quel locale per i più svariati motivi: vicinanza da casa o dal posto di lavoro, particolari attrazioni personali, come la presenza dei propri amici, disponibilità di un certo tipo di birra alla spina, presenza di zone non-fumatori o al contrario di un posto dove fumare liberamente, o magari la presenza della propria squadra di freccette o biliardo.
Generalmente ogni pub ha la sua insegna, che risale ai tempi antichi in cui dovevano essere individuati dagli ispettori governativi e dovevano essere riconosciuti dagli avventori, per lo più analfabeti.
I pub normalmente hanno finestre oscurate per impedire la visuale dei clienti all’interno. Da alcuni decenni però le finestre hanno vetri trasparenti in maniera che dall’esterno si possa vedere l’interno decorato.
In molti di questi locali oltre che bere, si può anche mangiare qualche stuzzichino o un piatto tradizionale. Se viene offerta anche la possibilità di passarvi la notte, il pub diventa un Inn.

Gli abitanti del Regno Unito bevono birra ad alta fermentazione fin  dall'età del bronzo, ma fu solo con l'arrivo dell'Impero romano e la creazione della rete stradale romana che iniziarono a nascere le prime taverne dove i viaggiatori potevano trovare ristoro. La nascita dei pub come li intendiamo oggi, va fatta risalire all'epoca in cui i romani lasciarono le isole britanniche; divennero così diffusi che nel 965 re Edgar emise un decreto per il quale non poteva essercene più di uno in ogni villaggio.


















































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