martedì 12 dicembre 2017

Alberi saggi

E' uscito qualche tempo fa un libro preparato da due fotografi americani: Diana Cook e Len Jenshel, che hanno viaggiato nei cinque continenti per raccogliere immagini di alberi testimoni del tempo, alberi storici e oggetto di venerazione, appunto per la loro vetustà e la loro sopravvivenza ad ogni genere di calamità.
Gli autori ci ricordano che se gli alberi possono sopravvivere tranquillamente senza gli esseri umani, la nostra specie, invece, ha bisogno di loro per continuare ad esistere. Gli alberi, quindi, meritano il nostro rispetto.
Ecco alcuni degli alberi fotografati dai due viaggiatori:



Cipresso Montezuma a Santa Maria del Tule, Messico. Ha tra i 1200 e i 3000 anni. Il suo nome nel linguaggio indigeno è Ahuehuete, che significa " Vecchio uomo della pioggia".



Un ficus bengalese sacro ad Asahduren, West Bali, Indonesia.
La strada doveva passare di lì, ma l'albero è sacro e la fede induista proibisce di abbattere gli alberi sacri.Quindi, dopo aver chiesto perdono agli spiriti, gli ingegneri lo hanno traforato e gli abitanti del villaggio vanno ancora ogni giorno a pregare davanti a lui.




Questo albero, una specie di baobab, vive in Australia a Derby, nella regione del Kimberley ed ha almeno 1500 anni. Non è solo spiritualmente importante per gli aborigeni, è anche utile perchè fornisce acqua e semi ricchi di vitamina C. La leggenda narra che anticamente i prigionieri vi venivano legati e il suo soprannome è, appunto, l'albero-prigione.




Peesten, Bavaria, Germania. Questo albero è stato parte del villaggio fin dal medioevo. Per secoli il tiglio della danza è stato il centro di feste,  sagre e concerti. Una scala porta ad una sala da ballo costruita fra i suoi rami.




Come è noto, in Giappone esiste un rito vecchio di secoli che si chiama hanami e consiste nell'ammirare la fioritura dei ciliegi all'inizio della primavera per celebrare la rinascita della vita. A Kyoto, nel parco Maruyama, ci sono più di 600 ciliegi da ammirare e fra questi ce n'è uno speciale, di circa 80 anni, che è talmente amato dai cittadini, da avere un proprio medico personale. La stessa famiglia ha fornito con onore per ben 3 generazioni il medico per questo albero che si chiama Jon weeping cherry.




Questo ficus religiosa, vicino a Bagahi Kumhapur, in India, è abitato, secondo i nativi, da spiriti benevoli. Si pensa sia abitato da un fantasma che gradisce biancheria rossa e marijuana....





California, National forest:  questi pini irsuti e senza chioma non sono gradevoli da vedere, ma sono vivi e sopravvivono in un terreno poverissimo, dove non piove quasi mai. Sono gli alberi più vecchi della terra, hanno più di 5000 anni. Ne hanno viste di cose...



New Orleans, Louisiana, La quercia duellante. Le radici laterali ed il basso centro di gravità le permettono di resistere come un duellante agli uragani che spesso si abbattono su questa zona.
Si dice che ogni giorno dal 1834 al 1844, sotto questi rami si sia svolto un duello. Duellare è andato fuori legge nel 1890 e questo albero resta il testimone di tempi in cui le dispute si risolvevano con la spada.



Il tempio buddista Zoshigaya Kishimojin-do a Tokio fu fondato nel 1578 ed è dedicato a Kishimojin, la dea della nascita felice e della crescita dei bambini. Sul terreno del tempio c'è quseto ginkgo biloba, chiamato il Ginko che dà bambini. Ha più di 700 anni e si crede dia fertilità e buona gravidanza alle donne che lo richiedono.





Oklahoma City, e New York: gli alberi della sopravvivenza.
Il primo, un olmo brutalmente ferito e bruciato nell'attentato terroristico del 1995. Quasi morto, fu curato e riportato al suo splendore antico da un gruppo di appassionati. Ogni anno i suoi semi vengono portati nei vari stati d'America e piantati per esprimere la resilienza contro la violenza e il terrorismo.
Il secondo, un pero anche lui quasi morto nell'attentato dell'11 settembre 2001 e riportato in vita dalle cure amorevoli dei cittadini newyorkesi, vive ora nel Memorial & Museum per testimoniare la forza della vita e dell'amore contro la violenza.



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